sabato 29 dicembre 2012

Ehm...buon Natale! :DDD

SCUSAAAATEEEE!!! 
Buon Natale!
In ritardo....
Solo oggi posso collegarmi ad internet. Comunque, tenevo a farveli questi auguri. Davvero.
Ora vi saluto, non c'è molta dire, a parte che se continuo a rimpinzarmi di dolci come sto facendo ultimamente divento iperglicemica.
Ci risentiamo presto!!! Lunedì, esattamente. Dopo aver pattinato sul ghiaccio per tutta la mattina e mangiato dal cinese sono da mia nonna e quindi su internet. A presto!!!! :D 

sabato 22 dicembre 2012

Cavallo Pazzo e Caspar Collins

Me lo immagino così. Un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che, dopo una fredda nottata passata con una pietra come cuscino, si sveglia e la prima cosa che vede sono tre guerrieri Oglala Sioux sui loro cavali, in tenuta di guerra. Lo osservano con uno sguardo ostile e al tempo stesso curioso. Cosa diavolo ci può fare lì un soldato blu che, apparentemente, non è seguito da nessun commilitone e quindi non è un'esca per una scaramuccia?
Il ragazzo non si scompone, anzi sorride. Si alza, solleva le mani, e dice in modo buffo ma comprensibile le due uniche parole di Sioux che sa: Tashunka Uitko! Cavallo Pazzo!
Dato che il ragazzo insiste e sono ancora più curiosi, i tre guerrieri lo conducono al villaggio, davanti ad un tipì dal quale, pochi istanti dopo, esce lui, Tashunka Uitko, sanguinario assassino selvaggio per i bianchi, grande leader guerriero che non ne ha il nome per i Sioux in quegli anni tremendi che furono quelli delle guerre indiane. Dovrebbero ammazzarsi a vicenda all'istante, ma non è così. Anzi, tra loro nasce un'amicizia, un'amicizia destinata a durare un anno, semplice e pura come lo sono solo quelle vere, un'amicizia fatta di riti, cacce e nottate davanti al fuoco passate a chiacchierare. Spesso me li sono immaginati, Cavallo Pazzo e quel soldatino chiamato Caspar Collins tra i bianchi e Piccolo Capo Bianco tra i Sioux, davanti al tipì a conversare e a imparare a vicenda le loro lingue e le loro culture così diverse.
Poi, dopo un anno, tutto finì, e Caspar Collins dovette ritornare al forte. Nessuno dei due sapeva se si sarebbero mai rivisti.
Accadde. Accadde un giorno d'estate e di sangue, quando tra i soldati contro cui stava combattendo e che difendevano un forte Tashunka Uitko riconobbe il suo amico. Fece subito smettere l'attacco, e la cavalleria cominciò ad avviarsi verso la salvezza. Ma un soldato ferito implorava aiuto, e Caspar Collins si attardò per aiutarlo. Si udì uno sparo, il suo cavallo si imbizzarrì, e cavalcò impazzito verso un gruppo di Cheyenne che nulla sapevano della loro amicizia. Qualcuno scoccò una feccia, e Caspar Collins, dopo qualche istante, cadde a terra, morto. Cavallo Pazzo non poté fare niente, solo guardare.
La prima volta che ho letto questa storia, nel bellissimo libro di Vittorio Zucconi Gli Spiriti non Dimenticano, mi sono venute le lacrime agli occhi. Perché, in mezzo a tutto quel fiume di sangue sparso per più di trent'anni la cui foce fu il massacro di Wounded Knee nel 1890, nacque un bellissimo fiore bianco come fu l'amicizia impossibile e tragica tra Cavallo Pazzo e Caspar Collins, Tashunka Uitko e Piccolo Capo Bianco. Un fiore che, purtroppo, fu reciso nel modo più violento.



mercoledì 19 dicembre 2012

Sarà l'ultimo post?

Io non credo. Sono sempre stata molto scettica sull'argomento 21 dicembre 2012. Anche se, devo ammetterlo, per scaramanzia non ho mai guardato il film 2012. Lo guarderò nel 2013. :)
Quel giorno credo che a scuola non saremo in tanti. C'è già chi dice che quel giorno se ne sta a casa. Io penso che se dovesse succedere qualcosa, non fa nessuna differenza se sei a casa o a scuola, succede e basta. Ma tanto non succede nulla. Sarà solo una giornata un po' diversa dalle altre, magari con qualche battutaccia in più rispetto alle altre. La prima a farle poi sono io, sto facendo disperare un mio compagno che continua a ripetermi di smetterla di portare sfiga. Oggi ho sentito una nuova teoria su quello che succederà: una tempesta solare che manderà in tilt l'elettricità e farà anche altri casini, di modo che avremo tre giorni di buio. La parte dei tre giorni di buio non l'avevo mai sentita, ma è divertente... C'è pure chi ha proposto di occupare la scuola e farci una sbronza generale per festeggiare il 21 dicembre 2012!
Mmm...io me ne starò tranquilla. Mi farò le mie sei ore di lezione, e poi con A. stiamo organizzando una bella uscita. Niente di più. Tanto ci saranno tanti altri 21 dicembre durante i quali potremo ridere delle nostre piccole superstizioni.

lunedì 17 dicembre 2012

Un altro Natale a Sassari. Ricominciano i giochi delle luci attaccate alle insegne dei negozi. In piazza Italia il mercatino è pieno di gente, ma tutti gli sguardi sono rivolti all'enorme pista da ghiaccio che poco a poco stanno costruendo. La gente parla, ma ai soliti argomenti natalizi di regali e parenti che vengono o partono per le feste si è aggiunto quel giorno di cui si discute da anni e che finalmente arriverà tra quattro giorni. C'è chi dice che si prenderà un giorno di vacanza dal lavoro e se ne rimane a casa, chi dice che non ci crede e che invece la fine del mondo sarà a febbraio quando un meteorite passerà vicinissimo alla Terra.
E poi, c'è sempre quella realtà lontana dalle luci, dai colori e dalle risate. Basta abbassare un po' gli occhi e la si vede. Due senza tetto si stringono l'uno contro l'altro per combattere il freddo gelido che si è abbattuto sulla Sardegna. In mezzo a loro c'è un cagnolino. Uno suona Jingle Bells alla tromba. Davanti a lui ci sono poche monetine rosse.
A volte penso che non importa che siamo in tempo di crisi, il Natale non sarà mai lo stesso per tutti. Mi ritengo fortunata, perché ho un tetto sulla testa, bene o male io e la mia famiglia tiriamo avanti, non siamo né fuori né con le bombe che rischiano di spazzare via noi e tutto ciò che ci appartiene in un istante. Ma anche se appartengo al mondo delle luci e dei colori non voglio ignorare quello delle ombre. Perché allora, anche se in un altro senso, ci entrerei anche io.

sabato 15 dicembre 2012

John Carter da Marte

Ciao a tutti!! Scusatemi per lo scorso post, credo che non vi sia piaciuto molto...

L'inizio di dicembre qui a Sassari è sempre un po' un anticipo delle vacanze di Natale. Il 6 dicembre infatti è san Nicola, e siccome san Nicola è il patrono di Sassari e l'8 dicembre c'è l'Immacolata Concezione, per noi a scuola è l'occasione per farci un lungo ponte, visto che ci danno anche il 7 come giorno di libero. Quest'anno poi, il 9 era domenica, quindi quattro giorni di vacanza...
Ne ho approfittato un po' per studiare, ma anche per guardare due film: The Way Back di Peter Weir, sulla controversa storia vera di alcuni prigionieri politici polacchi che, riusciti a fuggire da un gulag siberiano, riuscirono ad arrivare fino all'India a piedi, e John Carter da Marte.



The Way Back mi è piaciuto tantissimo, ma John Carter ha conquistato il mio cuore!! Sarà perché è un film di fantascienza, e in questo periodo adoro la fantascienza, oppure semplicemente perché, come in molte storie di questo genere, c'è qualcosa di reale e di universale.
John Carter è un ex soldato della guerra di secessione stanco della guerra. Un giorno, in fuga da un generale che lo vuole far combattere contro gli Indiani, viene misteriosamente trasportato su Marte. Qui viene catturato da Tars Tarkas, della tribù dei Tharks. Marte è ormai un pianeta decadente, quasi morto, e sconvolto dalla guerra tra le città di Zodanga e Helium, di cui John salva la principessa Dejah Thoris. E le sorti della guerra si troveranno tra le sue mani!
Ora, la trama può sembrare completamente assurda. Almeno è quello che ho pensato la prima volta che ho letto la trama. Quando poi ho saputo che John Carter è stato uno dei flop più grandi della storia del cinema, ho pensato che davvero, non doveva essere un gran film. E invece...
Invece mi è piaciuto davvero davvero taaanto!! E' un film da rivalutare, con una bella storia, che non annoia mai e che appassiona dal primo all'ultimo minuto. Questa settimana ho disegnato Tharks dappertutto!! XD
Ma, soprattutto, mi è piaciuto molto il pezzo in cui un Thern, una specie di essere immortale che controlla il destino dell'Universo, spiega a John Carter come la guerra sia provocata per uccidere i pianeti: infatti, se un popolo pensa solo a se stesso, non si cura del pianeta, che muore senza che gli abitanti neanche se ne accorgano. Questa affermazione mi sembra molto attuale, visto lo stato del nostro pianeta.  
Nei titoli di coda, ho letto che John Carter è tratto da un libro di Edgar Rice Burroughs. Ho cercato sull'enciclopedia, e ho scoperto che Edgar Rice Bourroughs ha scritto anche una serie che è ben più nota: quella di Tarzan. Subito sono andata a prendere la mia copia di Tarzan e lì ho scoperto che...il Ciclo di John Carter o Ciclo di Barsoom conta undici libri. Mmm...ho voglia di leggerli tuttiiiii!!!! Comunque, quello da cui è tratto il film è questo:


   
Non so se notate i vestiti un po'...da imperatori romani! E' la stessa cosa anche nel film, infatti io e mia madre non facevamo altro che dire che gli americani sembrano invidiarci, a noi europei, il fatto di avere avuto in casa antichi greci e romani. 
Bene, per oggi ho finito. Tornerò lunedì, perché lunedì io e Chris e forse qualcun altro andiamo a far un viaggio nella Terra di Mezzo in compagnia di Bilbo, Gandalf e tredici nani dai nomi l'uno più buffo dell'altro...


NON VEDO L'ORA!!!!!! XD



venerdì 7 dicembre 2012

Gangman style(s)!


La versione di Gandalf



La versione del dissidente cinese Ai Wei Wei


La versione originale

OPPA GANGMAN STYLE!! XD


sabato 1 dicembre 2012

Di tutto un po'

Sono viva!!! Scusatemi per la lunga assenza, ma non ho proprio avuto l'occasione di andare su internet da lunedì scorso. Breaking Dawn mi è piaciuto, è molto ben tratto dal libro e alla fine abbiamo pure avuto una bellissima sorpresa!!! Ho potuto assistere a cinque minuti di isteria di massa nel cinema...e non ne ero esclusa! XD
E poi, che dire...a partire da mercoledì scorso, la mia scuola si è messa in autogestione. All'inizio tutto andava molto bene: gruppi di discussione, per organizzare la manifestazione...io sono andata nel gruppo di cinema. Peccato che il televisore non andava. Così ho passato tre ore a non fare nulla. Ora, siccome mi stava venendo il malumore a non fare un bel niente, alla ricreazione mi sono infilata in biblioteca, ho preso in prestito Frankenstein, e ho passato tre ore a chiacchierare con la bibliotecaria di fede. Una conversazione davvero interessante, soprattutto per i nostri diversi punti di vista (lei credente, io atea).
Tutti gli altri giorni della settimana sono rimasta a casa a studiare e leggere.

Pila di evidenziatori










Libro di latino da studiare











Max mi aiuta a studiare matematica










Unico relax...i libri!!!











Lunedì, è cominciato di nuovo tutto in modo normale, ma martedì...di notte, alcuni miei compagni hanno occupato la scuola!!!! Ora, sto sembrando una senza idee. No, io le mie idee ce le ho. Sono completamente d'accordo con i miei compagni, lo Stato sta malmenando la scuola pubblica (e non solo quella) in modo vergognoso da anni. Ma non sono d'accordo con l'occupazione delle scuole. Allo Stato cosa gliene importa? Non gli fa nulla che le scuole siano occupate. Secondo me siamo in una situazione in cui dobbiamo agire, certo, ma con dei metodi che facciano molto più casino. E cioè scioperi e manifestazioni ad oltranza. Non un giorno al mese, sempre. E se veramente vogliamo occupare qualcosa, che sia un Provveditorato o una sede staccata del Ministero dell'Istruzione.
Comunque, mercoledì, dopo aver capito qual'era la situazione, ho passato tutta la mattina a casa di A chiacchierando e guardando qualche episodio di Dexter. Davvero carino!!!
Giovedì, invece, siamo stati in gita a Cagliari. Abbiamo visto il planetario (bellissimo!!!!) e un museo d'arte contemporanea. L'arte contemporanea non mi piace particolarmente, ma qualche cosa non era davvero male.


Questo quadro ha un significato fascista:
le donne devono stare al loro posto...
Scusate per la pessima qualità dell'immagine.

Ieri, sono rimasta di nuovo a casa a studiare...e oggi sono da mia nonna. L'occupazione dovrebbe finire lunedì. Finalmente.
Oggi, nulla di speciale. Sto da mia nonna e poi esco.
Secondo i miei calcoli, lunedì dovrei finire Frankenstein. Mi sta un po' deludendo. Ho visto il film che ne ha tratto Kenneth Branagh, e immaginavo un libro horror e cinematografico, invece è molto più riflessivo e descrittivo...romantico, dopotutto, mi sembra di leggere le cose che ci spiegano i professori in classe, visto che stiamo facendo il romanticismo in inglese, italiano, filosofia e francese. E' strano pensare che l'anno scorso adoravo questi concetti tristi, il sublime, l'uomo infelice perché sente una tensione verso l'infinito ma lui è finito, il suicidio...e quest'anno invece penso che fossero tutti dei depressi che non apprezzavano la vita come si dovrebbe.
E con questo, vi lascio. Purtroppo non so proprio quando potrò tornare di nuovo su blogger. Mia nonna deve fare dei lavori in casa e non so se il computer sarà disponibile. Fino ad allora...baci baci!!! :)