Orlando Furioso è una bellissima pièce. Divertente e capace di rendere il poema di Ariosto, anche se in modo sintetico, per niente noioso. Ma, alla fine, a me interessava anche avere l'autografo e magari una foto di...Stefano Accorsi.
Questa volta non ho fatto come
l'anno scorso, quando avevo passato il pomeriggio intero a provare vestiti e truccarmi. No, stavolta mi sono messa una camicia a quadri e un paio di jeans. Solo, sono andata dal parrucchiere, e il risultato è stato che mi sono ritrovata con la testa mezzo rasata, quando io volevo accorciare i mie capelli già corti di due o tre centimetri.
Comunque, esco dalla sala e vado dal guardiano, che mi dice: "Non può andare sul palco, aspetti che lui esca." E io mi metto ad aspettare, tre foto in una mano e la macchina fotografica nell'altra. Sto lì parecchi minuti, timorosa, scrutando la folla che poco a poco si sta dissipando. Alla fine, chiedo di nuovo al guardiano dove devo andare. Lui sbuffa. "Boh, provi in quel corridoio." Vado dove mi indica e...cosa vedo? Stefano Accorsi letteralmento assaltanto da una tempesta femminile dai 15 ai 70 anni. Prima cosa che penso: "E' un be' alto." Un senso di pietà mi viene nel vedere tutte le donne urlanti, saltellanti e isteriche che gli stanno attorno. Lui è un po' impassibile, firma autografi e fa foto. Sarà abituato. Ma comunque non deve essere piacevole ritrovarsi così, davanti a decine di persone che ti fanno foto e urlano soltanto perché sei tu. Decido di aspettare che la folla si sfoltisca un po', non me la sento di chiedergli autografo e foto adesso. Così, quando sono poche le donne rimaste, mi avvicino.
"Ehm..." Arrossisco. "Potrei avere qualche autografo?" Faccia alla gatto con gli stivali di Shrek.
Lui dice "Certo", prende le mie foto e mi fa velocissimo i tre autografi (uno per me, uno per mia cognata e uno per una mia amica). Poi, firma ancora qualche autografo e scatta qualche foto. Io riprendo il coraggio a due mani.
"Potrei fare una foto....?" Lui prende la mia macchina e fa la foto, poi firma ancora qualche autografo e alla fine, quando tutte sono contente e ridenti, se ne va.
E così...
...ecco l'autografo.