venerdì 30 settembre 2011

SBAM

Ci sono giorni in cui ti senti partire col piede giusto.Certo, c'è la solita nausea, la solita ansia mattutina. Che posso dire, a me il liceo fa così, è una lunga ansia di nove mesi. Quest'anno poi ne durerà dieci. Fantastico.
E poi, c'è sempre quella cosa che ti fa sbandare la giornata. SBAM. Batosta. Ok, sapevi fin dall'inizio che non era una giornata facile. Che saresti andata a letto a mezzzanotte perché questa settimana è impegnata al massimo. Ma ci sarebbe potuto essere qualche raggio di sole. Il ragazzo per cui hai avuto un colpo di fulmine la scorsa settimana che passa nel corridoio. Uno scherzo particolare di un'amica. Una bella role sul gioco di ruolo. Ma ora non c'è niente da fare. SBAM.
Sarò triste nella vita. E anche nel gioco di ruolo. Per fortuna anche il mio personaggio ha un buon motivo per deprimersi.
SBAM.

sabato 17 settembre 2011

Meditazione libresche

I due ultimi libri che ho letto, Au temps ou la Joconde parlait di Jean Diwo e Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley mi hanno fatto pensare.
Il primo è uscito in Francia e mai in Italia. E' un vero peccato, visto che proprio d'Italia si tratta in questo libro. In effetti, racconta di come Antonello da Messina partì da Napoli sul dorso di un mulo fino ad Anversa, nelle Fiandre, per scoprire il segreto della pittura a olio del maestro fiammingo Jan van Eyck. E poi, attraverso le figure di Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello e Tiziano, di come questo segreto, costituito dall'essenza di trementina, sia stato diffuso e apprezzato dai pittori Rinascimentali. Ecco, questo libro mi ha molto impressionato per l'idea di viaggio che esprime.
Oggi, se vogliamo andare in Belgio, ci mettiamo due ore di aereo. Tutto ci sembra vicino, anche l'America, visto che ci vuole meno di un giorno per andarci. Ma per Antonello da Messina, pittore del Quattrocento con appena abbastanza soldi per comprare un mulo, le Fiadre erano lontanissime. Erano l'altro capo del mondo. E infatti tornò in Italia dal suo viaggio dopo quasi due anni. Ecco, grazie a questo libro mi sono accorta che le distanze, in pochi secoli, sono quasi state annullate.

Il secondo libro è ben diverso dal primo. Il Nuovo Mondo è una distopia, un'utopia negativa. E, proprio l'anno scorso in questo periodo ero matta per le utopie. Nel Nuovo Mondo, c'è una completa esasperazione della biologia, della chimica, della psicoanalisi e del comunismo. Il mondo intero è un'unica nazione totalitaria. Gli esseri umani sono confezionati nelle provette e, a seconda della casta scentifica a cui apparterranno, ricevono più o meno ossigeno durante la gestazione in provetta, e una volta cresciuti sono condizionati ad amare o meno i libri, la natura, il caldo o il freddo. Inoltre sono fabbricati in serie, a seconda della domanda di lavoro nel mondo.
Il concetto su cui si basa il totalitarismo dello stato del mondiale è semplice: bisogna far amare al popolo la propria schiavitù. Ecco quindi la formula per una tirannia perfetta. Finché la gente non amerà la propria schiavitù, i tiranni dovranno temere il popolo assoggettato. Dopotutto, le rivolte nei paesi arabi, Tunisia, Libia e Egitto, non sono scoppiate proprio per il malcontento della popolazione?

lunedì 12 settembre 2011

11 Settembre...

2001: Ho nove anni. Sto guardando, insieme ai miei genitori e a mia sorella, la Melevisione. E' il compleanno di Principessa Odessa, e nessuno sa cosa regalarle. Ad un certo punto, Principessa Odessa parla di Principe Garofano, è tra Tonio Cartonio e Fata Lina. E lo schermo diventa nero. Non capiamo. Poi, "Edizione Speciale del TG". E, d'un tratto, sullo schermo appaiono le torri che sono sul mio quaderno d'inglese. Una è in fiamme. Non capiamo. E neanche il giornalista, sembra riuscire a spiegarsi. Esplosione? Attentato? Io penso: 'Che cos'è un attentato?'
Rimango lì, davanti alla tv, senza parlare, mentre i miei si chiedono cosa sia successo. Le persone si buttano dalla torre. Le vedo cadere giù, e sfracellarsi a terra. E poi, d'un tratto, un aereo entra nel campo della telecamera. Mia madre urla: "Oddio, sta andando contro l'altra torre!" E l'impatto avviene. La voce del giornalista entra nel panico. Una nuvola di fiamme si espande. Io non dico nulla. Non capisco. Ho nove anni, e gioco ancora con le bambole. Dopo un po', esco in giardino. Parlo con i miei gatti. "Hai sentito, Charlie? Ci sono degli aerei che si sono schiantati sulle torri del mio quaderno d'inglese. Secondo me è stato un pazzo."
Non so che quel giorno il mondo sta cambiando, che nulla sarà più come prima. E che la mia generazione, quella con una cultura affine alla mia, almeno, resterà per sempre segnata da quel giorno.

2011: Televisione. Edizione speciale del TG francese per i dieci anni dell'attentato più letale al mondo. Ovviamente, fanno anche dei servizi speciali. D'un tratto, il presentatore dice che seguiranno gli ultimi messaggi di persone morte nell'attentato. E così è: una donna dice piangendo al marito che lo amerà per sempre. Un'altra urla ai soccorsi che morirà, e che non vuole morire, lei è ancora giovane. Un uomo bloccato urla ad altri soccorsi che non riesce più a respirare, ha due figli, non può abbandonarli, sono troppo piccoli, che vengano subito. D'un tratto, un rumore di crollo. "Oh my God!" La chiamata si chiude. Io rimango siderata sul divano, proprio nello stesso punto in cui, esattamente dieci anni prima, guardavo le torri in fiamme, accanto a mio padre. Alla fine dico, indignata: "Ma perché fanno dei servizi del genere??!" Sono incavolata. Perché? Era necessario? Si. Perché la tv, anche sulla morte della gente, deve fare audience. E, come per il caso di Yara, di cui vi avevo parlato qualche mese fa, sono profondamente disgustata dal genere umano.

giovedì 8 settembre 2011

N'a qu'un oeil, gattina mia

Mi ricordo ancora di quando ti ritrovammo, e ti salvammo da un cane che voleva ucciderti. Eri una gattina di solo un mese al massimo. Noi ti accogliemmo, ti curammo gli occhi, anche se ne perdesti uno.
E diventasti una bella gatta unica.
Avevi dei gusti particolari: quante fette di panettone, cake e dolce di Natale avrai divorato? E l'acqua, che ti dovevamo cambiare tre o quattro volte al giorno?
Col tempo facesti dei meravigliosi gattini, sempre più belli: Ripley, Toutatis, Diogene, Chassy, Romeo... Lo scorso 15 Agosto, avevi superato te stessa: cinque cuccioli in piena salute, tra cui due femmine bianche e nere. Eri così felice con loro.
Proprio l'altro giorno, ricordavo con papa' di quando ti ritrovammo per la strada, piena della bava di un cane. Ed è orribilmente ironico che proprio un cane ti abbia uccisa, mia piccola N'a qu'un oeil. Riposa in pace, bella gattina, i tuoi piccoli sono al sicuro con noi. Ci vogliono solo tanto latte artificiale e tante coccole per allevarli. Riposa in pace, e aspettaci pazientemente al Ponte Arcobaleno.

sabato 3 settembre 2011

E Diluvio Universale fu

Zia: "Lo vuoi l'ombrello?"
Io: "Ma no!!!!"
Esco. Non sono neanche a metà strada che comincia a diluviare. La mia sigaretta si spegne. Comincio a correre...ma dopo neanche cinque minuti sono appena a metà strada e sono fradicia: capelli che sgocciolano, vestiti già abbastanza attillati attillatissimi. Dei ragazzi rifugiati sotto i portici presso Piazza Italia mi fischiano. Io li ignoro e continuo. Le mie amiche mi chiamano: "Dove sei??????" Loro si sono rifugiate al self service. Per fortuna non è lontano. Alla fine, gocciolante, arrivo.
"Ma...in che stato sei??????"
Io rido per non piangere.