mercoledì 29 dicembre 2010

Oddio, oddio, oddio...

...Joe Mazzello, che interpreta Eugene Sledge in The Pacific, mi ha accettato l'amicizia su Facebook!!!!!!!! Oh my God!!!!!!! :O

sabato 25 dicembre 2010

Natale 2010

Passo la vigilia di Natale da mia nonna, ascoltando il concerto sulla Rai. Quando mi spaziento, vado su Internet. Che dire. Su Facebook scopro una spiacevole verità e il risultato è che esco da casa di mia nonna brilla.
E ora, sono di nuovo da mia nonna e sto ascoltando Cantique de Noel, che mi riempie chissà perché di tristezza.
Non so. Questo Natale non lo sento, non mi coinvolge. Mi scorre accanto come l'acqua di un fiume. Mi lascia indifferente. Anzi, quando ci penso, mi rendo conto che siamo alla fine dell'anno 2010, e che tra pochi giorni sarà l'anno 2011. E, ogni volta, la stessa domanda: cos'ho raggiunto come obbiettivi quest'anno? L'ho vissuto come si deve? Prendo in esame ciò che facevo il primo gennaio 2010 e ciò che sto facendo ora. Non è cambiato molto. Fumo sempre, ancora quest'anno ho avuto esami di riparazione, ho una situazione sentimentale incasinata...
E mi deprimo, come al solito. In ogni caso, vi mando questo: 

Buon natale.

mercoledì 22 dicembre 2010

La copertina non fa il libro

Quest'anno, ho comprato due libri per la copertina, e tutti e due non mi sono piaciuti. Il primo, è stato Acciaio di Silvia Avallone. E ora, Warrior Cats di Erin Hunter.

Non appena ho visto questo bel gatto rosso fissarmi con i suoi intensi occhi verdi, in libreria, ho perso la testa. E anche la storia, almeno dalla quarta di copertina, non sembrava malaccio. Quindi, una settimana dopo, lo compro. Più o meno la stessa cosa era capitata quest'estate con Acciaio. E anche il giudizio è lo stesso. Di Acciaio alla fine non mi era piaciuto il tema e il libro in generale. Per Warrior Cats, il caso è un po' diverso. Il libro potrebbe essere bello. Ma ci sono problemi di ritmo, o di stile...diciamo che non mi ha coinvolto. Non mi ha suscitato emozioni. E quindi, mi sto sempre più dicendo questo: la copertina non fa il libro. Ma, d'altro canto, comprare un libro mi mette sempre di buon umore. Mi sento più leggera, realizzata. E' come quando scrivo, anche se la sensazione dura meno a lungo. E poi, mi calmo, se sono nervosa. Come quando pubblicarono i risultati degli esami di riparazione due anni fa. Alla fine, comprai Trono di Spade di George R. R. Martin e tutto andò bene. Anche i risultati.   
Adesso, però, sto leggendo un libro con una semplice copertina verde di cartone fine, con sopra solo il titolo, il nome dell'autore e la casa editrice. Siddharta di Hermann Hesse.
Ne parlerò la prossima volta, forse. L'ho quasi finito. E poi, ora sono le vacanze!!!!

P.S: Non ho mica sfamato la mia bulimia filosofica! Sto solo aspettando che la prof di filosofia mi presti le sue copie delle Confessioni e della Città di Dio di Sant'Agostino. E scusatemi la forma sbilenca di questo post. Non sono molto pratica, ancora!!! :D
See you soon!!!

sabato 18 dicembre 2010

Ansia da prestazione

Sono le nove e venti di sera. Ci siamo quasi. L'ansia mi ha tolto la saliva dalla bocca, è così arida che temo di non riuscire a parlare. Arriva R, che introdurrà al pubblico di archeologi e studiosi il nostro spettacolo. Mi spiega quando finirà e quando io dovrò entrare in scena. Annuisco, fingendo una sicurezza che non ho. Il quaderno rosso in mano, insieme alle mie compagne mi nascondo dietro le quinte. Rileggo il testo, ripasso i movimenti. Tremo. Ho paura che qualcosa vada storto, di incepparmi. Penso anche  'Ma chi me l'ha fatto fare??'
Ci siamo quasi. R comincia a parlare sulla scena. Io e le mie compagne ci mettiamo in posizione. Il prof di latino, dall'angolo, mi segno di mantenere la mia voce sottile alta. Io annuisco, sorridendo appena. E poi, R dice la fatidica ultima parola. 'Spettacolo'.
Mi guarda, e parte dalla scena. Le note del pianoforte cominciano a risuonare. E' il punto di non ritorno. Respiro profondamente. Al diavolo l'ansa, la gola secca, lo spettacolo sta per iniziare, e deve andare tutto bene. Comincio a camminare. 

La musica finisce, apro il mio quaderno rosso. Lì, attaccato con delle pinzette, c'è il testo che devo leggere. Un'altro respiro. E leggo. 

Ho appena finito dicendo "E'xtrait de 'Voiyage en Sardaigne' de Paul Valérie". E lì, parte l'inatteso, sorprendente applauso del pubblico. 
"Oddeo, che faccio??" 
Piego appena le labbra. Ce l'ho fatta.  

martedì 7 dicembre 2010

The Pacific

Come promesso, oggi parlo di The Pacific.
Finalmente, l'ho visto durante la settimana di autogestione, in due giorni. Ed è...bellissimo.
The Pacific è una miniserie tv prodotta da quei due geni di Steven Spielberg e Tom Hanks che racconta la guerra dei Marines nel Pacifico dal punto di vista di tre persone realmente esistite: John Basilone, Robert Leckie e Eugene Sledge, dalla battaglia di Guadal Canal a quella di Iwo Jima, fino a quando tornarono a casa.
The Pacific mostra come sia stata la guerra contro il Giappone in un modo duro e vero, con personaggi e scene che ti entrano nella testa e non ne escono più. Mi sono commossa tante volte, soprattutto nell'episodio finale, il decimo. Soprattutto, mi sono resa conto della differenza delle esperienze che credo ci sia stata tra chi combatteva sul fronte europeo e chi invece lo faceva sul fronte del Pacifico. Non dico che non sia stato duro per tutti. Quando penso al D-Day, a tutto il sangue sparso su quelle spiagge di Normandia, mi vengono sempre i brividi. Ma è significativa una delle scene finali, quando il fratello di Eugene, che anche lui ha combattuto ma in Europa, gli dice: "Vuoi dire che durante tutta la guerra sei rimasto vergine?"
Nel Pacifico i marines non hanno visto altro che pioggia, fango, malattie tropicali, soldati giapponesi che non esitavano a mandare verso di loro donne con un neonato in braccio e una cintura esplosiva che gli cingeva la vita. Non sono stati accolti nelle città liberate come degli eroi. Sono semplicemente tornati a casa, con le loro cicatrici nel corpo e nell'anima. Soprattutto nell'anima. 
Quindi, complimenti a tutti quelli che hanno lavorato a The Pacific, anche al cast tecnico. La musica è bellissima, indimenticabile, e anche i titoli di testa. Devo assolutamente trovare il nome dell'autore dei disegni...M, mi aiuti tu???????

P.S: Stasera recita. E poi poesia. Oddeo!!!!! :D



sabato 4 dicembre 2010

Rischi del mestiere + Bulimia filosofica 2

Essere francese e per di più far parte del laboratorio teatrale della scuola può essere rischioso. Per esempio, una giornata di vacanza può diventare un inferno di orari e appuntamenti. Parlo del 7, che io pensavo di passare come il 5, il 6 e l'8, tranquilla, a letto, a correggere il big project, che ormai è alla sua ultima revisione. E invece...
E invece mi contatta la prof di francese per chiedermi se il 7, giornata della cultura, mi va di leggere un testo in francese alla notte bianca. E io accetto, tanto posso andare lì solo per leggere la poesia e poi me ne torno a casa.
Ma poi, a teatro, ci dicono che la replica del nostro spettacolo la facciamo alla notte bianca. Verso le undici. E che cavolo. Se poi penso che ho una trentina (non sto esagerando) di pagine di storia da studiare, temo che i miei cari personaggi rimarranno senza modifiche ancora per un po'...
Grrrrrrrr...........

Ho finalmente finito Utopia di Thomas More. Non mi ha entusiasmato come La Città del Sole. Non so...credo che sia perché nell'isola di Utopia ci sia meno libertà. Gli abitanti devono chiedere il permesso per andare da una città all'altra (cosa che era praticata in Unione Sovietica), poi ci sono gli schiavi, ed hanno un modo di disporre l'esercito in guerra discutibile: prima i mercenari, poi gli alleati ed infine i soldati Utopiensi. Ma io dico, se hai deciso di far guerra ad un popolo, vai in prima fila!!
Mi è sembrato un libro molto meno divertente...è lungo novantasei pagine e l'ho letto in due settimane, una vergogna per me!!

Infine, ho visto Seven di David Fincher e The Pacific, la serie prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks. La prossima volta che riesco ad entrare ne faccio un post. Era da taaaanto tempo che una serie tv non mi graffiava il cuore in questo modo...a presto!!


martedì 23 novembre 2010

L'attesa

Oggi, aspetto...
Aspetto che l'episodio 32 dell'anime che guardo da mesi si carichi.
Aspetto di andare all'opera con mia nonna.
Aspetto di sapere il grado di stanchezza dopo l'opera, quando deciderò se andare a scuola o meno domani.
Aspetto che una persona si colleghi a facebook, così le parlo, perché mi manca da morire.
Aspetto, aspetto, aspetto.
Che noia.

martedì 16 novembre 2010

Bulimia filosofica 1

E' da qualche settimana che ho una voglia pazzasca di leggere testi filosofici. Sarà che abbiamo fatto la filosofia cristiana e rinascimentale. Che sant'Agostino, nonostante abbia combattuto quegli stessi eretici che prima di diventare cristiano frequentava, mi sta simpatico perché ha scritto la prima autobiografia a noi nota.
Però, c'è qualcosa che mi attira, che mi affascina in questi libri...e così, ho deciso di leggere 'La città del Sole' di Tommaso Campanella, 'Utopia' di Thomas More, 'La città di Dio' e 'Le confessioni' di sant'Agostino. L'idea dell'utopia, la città perfetta, mi ha sempre affascinato, anche se è impossibile da raggiungere. E quindi ho cominciato col leggere 'La città del Sole'. E l'ho finito in due giorni. Era un libricino piccolo così, ma ultimamente sto studiando tanto. 
'La città del Sole' è un libro ammaliante. E' scritto più o meno in italiano, l'unica parte difficile è quella sugli astri. A quei tempi c'erano molti amanti dell'astrologia, e quindi chi non è pratico del linguaggio non ne capisce niente. Pazienza. Ma i pezzi davvero belli sono quelli sull'educazione dei bambini, che la Gelmini dovrebbe leggere (ma dubito che sappia l'alfabeto...), sulla comunità e sulla durata della vita. Gli abitanti dell'isola del Sole vivono almeno centocinquant'anni!!!
Tommaso Campanella era davvero all'avanguardia del suo tempo. E ha pagato, infatti: 27 anni di prigione, tortura, alla fine si è finto pazzo e ha incendiato la sua cella. E quando ha trovato rifugio in Francia, lì ha avuto la gloria che si meritava, osannato da Luigi XIII e Richelieu. 
Davvero un bel libro, mi ha aperto molte porte!! 
Beh, è tutto...il prossimo libro sarà UTOPIA!   

giovedì 4 novembre 2010

Calcio: no grazie!

Oggi, per curiosità, sono andata a vedere una partita di calcio femminile: Torres contro Juvili, una squadra francese. Siamo usciti da scuola apposta, su iniziativa del preside.
Io, di solito, non seguo il calcio. Preferisco di gran lunga il rugby che, nonostante il mio metro e cinquanta e i miei quaranta chili, ho anche praticato. Ma questa volta volevo vedere se il calcio femminile era più corretto, più vero, più sport. E invece no. 
Spieghiamoci. Io sono francoitaliana, sono nata lì, parlo francese con tutta la mia famiglia e sono attaccata alle mie origini. Come penso sia giusto che sia. Ma se un francese insulta gli italiani in un modo che non mi piace, glielo faccio notare.
Oggi, però tifavo la Francia...come al solito. Ed ero l'unica in tutto lo stadio. La partita non era male, e non lo dico perché è stata la Juvili che ha vinto. Tutte e due le squadre hanno giocato bene, mi sono divertita. E il divertimento sarebbe stato completo se, a partire dal momento in cui le francesi hanno segnato il primo gol, non sarebbero cominciati cori tipo "Francia merda" e "Le francesi sono delle p......".  
E mi chiedo: perché nel calcio, bene o male, le cose vanno sempre a finire così? In se non è uno sport violento. Ma la gente, quando lo guarda, si trasforma, mostra il lato peggiore di sé. Basta pensare a Genova, o all'Heysel in Inghilterra. Non capisco.
E quindi torno sempre allo stesso punto: non c'è niente da fare, il rugby è molto meglio del calcio. Perché, nonostante sia un po' più violento e può capitare che due giocatori si tirino cazzotti durante una partita, i tifosi non s'insultano tra di loro, anzi durante le partite a cui ho assistito eravamo tutti nella stessa tribuna e ridevamo assieme. E' diverso, punto.

Detto questo, segnalo qualche bel film che ho visto ultimamente: 20 Sigarette di Aureliano Amadei, Shutter Island di Martin Scorsese (il grande Martin+il grande Leo sono sempre una bomba!), Agorà con Rachel Weisz (non è contro i cristiani, per chi volesse fare polemica), e poi....Alice in Wonderland di Tim Burton (il grande Tim+il grande Johnny sono sempre una bomba!).
E ho finalmente finito Lucrezia Borgia. Libro davvero istruttivo, in certi punti sembra di vederla vivere, la duchessa di Ferrara. Lo consiglio a tutti!!

P.S: la crisi da pagina bianca è finita!!!

venerdì 22 ottobre 2010

Crisi e delirio librario

E' da più di una settimana che ho una crisi di pagina bianca. Non nel senso che non ho più storie, di quelle ne ho a palate in testa o come bozza. Ma nel senso che mi sono accorta, leggendolo per la millemisa volta, di quel che non mi piace del primo capitolo del mio Big Project: tutto. Devo riscriverlo completamente.
Ora, questo capitolo è importante, perché c'è la causa scatenante di tutta la storia. Ma ci deve essere, pure, uno straccio di presentazione dei personaggi. E una situazione iniziale, un posto in cui loro sono. Ecco, questo non riesco a trovarlo. Nel senso che mi sembra quasi che questi cinque poveracci siano in una specie di stanza bianca senza pareti e pavimento e mi stiano chiedendo: "Ebbé, che facciamo?"
Però io non riesco a inventarmi che fanno! E mi disturba! Perché quando l'avrò scritto, questo primo capitolo, allora potrò magari mandare l'e-mail alla casa editrice. Ma finché non l'ho scritto, non posso farlo!!!!
Quando ho cominciato a scrivere questa storia, era molto diversa. Tanti personaggi e situazioni non esistevano, pure il finale non era come l'ho scritto. E quindi, in quella notte di aprile in cui accesi il computer e iniziai a scrivere, l'atmosfera che volevo dare alla storia era molto meno nera e drammatica di quel che poi è venuto fuori. Questo primo capitolo è diverso proprio nell'atmosfera. E non so come cambiarla. 
Quando ho periodi così, poi, sono pure mezzo depressa. Almeno, in questo momento c'è sempre una cosa che, quando ci penso, mi rende euforica, quindi ho sbalzi d'umore piuttosto frequenti...e mi sembra sempre di essere davvero insopportabile come ragazza. Uff...
Cambiamo un po' discorso. Oggi in libreria ho visto il nuovo libro di Cecilia Randall, Gens Arcana. Lo voglio!!! Di lei ho letto la trilogia di Hyperversum, che era semplicemente una genialata. E' quel genere di libro che, di tanto in tanto, riprendo in mano e leggo i miei pezzi preferiti. Il bello è che ho contaminato pure mia madre, che li ha letti tutti e tre di seguito. E quindi, appena in tv parlano della battaglia di Bouvines, della rivolta dei baroni inglesi nel 1215 o della crociata contro gli Albigesi, facciamo di quei discorsi... Una volta hanno mostrato in un documentario il monastero di Saint-Michel com'era nel XIII secolo, e io e mamma ci siamo guardate e abbiamo detto "Caspita, mi sembra di vederci Ian pregare!!!"
Ora meglio che vada a studiare...ciao a tutti!!!!   



giovedì 14 ottobre 2010

It's a good day!

Finalmente una bella giornata! Oggi c'era assemblea d'istituto, e quindi incontravo C, un ragazzo della mia scuola che è anche scrittore. Come avevo già detto, io scrivo. E ho anche un big project, una storia che vorrei provare a pubblicare. Volevo incontrare questo ragazzo da mesi, attraverso conoscenze comuni, ma non ce l'ho mai fatta. A complicare il tutto, lui è in succursale. Ma oggi, dato che c'era l'assemblea, ce l'ho fatta!!! E ora ho tutte le informazioni sulla casa editrice che lo pubblica!!!!!
Sono davvero felice, anche perché ho quasi finito di correggere il manoscritto e non vedo l'ora di farlo leggere a qualcun'altro che non sia mia madre o la mia migliore amica. Voglio condividere questa storia con qualcuno che non conosco, ce l'ho in testa da quasi due anni e ci lavoro seriamente da sei mesi. Mi ha preso anima e corpo, mentre la scrivevo ho provato emozioni fortissime, e quando sono arrivata all'ultima parola, ho pianto come una fontana. E quindi, voglio almeno provare a pubblicarla. Si vedrà. E oggi è stata davvero una giornata stupenda... 

martedì 5 ottobre 2010

I love you, Chassy

Scrivo veloce dal computer della scuola. Volevo solo dire che amo il mio gattino Chassy. Anche se stamattina mi ha svegliata alle sei, alias mezzora prima di quanto mi sveglio di solito. Stava piangendo perché non c'era la sua mamma in casa e allora è venuto alla mia porta. Allora io mi sono alzata, l'ho fatto entrare e...e allora questo cosino rosso e bianco di quasi tre mesi mi ha dimostrato, a forza di fusa, linguate e morsetti affettuosi quanto mi voglia bene. Sentimento ricambiato, mio piccolo amico...
Adesso vado, l'ora di religione è finita.  

martedì 28 settembre 2010

L'Ultimo Dominatore dell'Aria

Come avevo anticipato, ieri sono andata al cinema a vedere L'ultimo Dominatore dell'Aria.
Ho visto una parte della prima serie tv, e mi era parecchio piaciuta. C'era un mix di arti marziali, filosofia orientale, manga, sentimento, azione ecc, cioè tutti gli ingredienti per un buon cartone.
Quindi, ho deciso che sarei andata a vedere il film. E finalmente ieri quel giorno è arrivato.
La base della storia rimane sostanzialmente la stessa. Ci sono le nazioni dell'Aria, della Terra, dell'Acqua e del Fuoco. Quest'ultima muove guerra contro le altre, e solo l'Avatar, colui che padroneggia i quattro elementi, può salvare il mondo. Ma l'Avatar scompare per cento anni, e viene ritrovarto da due fratelli, Katara, una dominatrice dell'acqua, e Sokka, un guerriero, che decidono di aiutarlo. Sono inseguiti dal principe esiliato della Terra del Fuoco, Zuko.
E fin qui ci siamo. Però, hanno tagliato parecchio. E questo un po' mi ha scontentata, perché non ci sono le guerriere dell'isola di Kyoshi che a me piacevano tanto. Però la storia tiene bene. Finché non arriva la metà del film, dove c'è un buco di sceneggiatura grosso così che non mi ha fatto capire niente. Ma per il resto è un film niente male che può anche divertire. A interpretare Zuko c'è Dev Patel di The Millionaire, che io adoro, e per Sokka Jackson Rathbone, che nella Saga di Twilight interpreta Jasper Cullen. Gli altri attori sono sconosciuti.
Quello che non mi è proprio andato è il 3d. Perché in un film dove in prevalenza c'è il colore bianco dei ghiacci, le lenti scure non fanno vedere un bel niente. E così, me lo sono guardato senza occhiali...
Beh, ora vado, ho lezione di mate...saluti alla mia prima follower!!!!!!! C vediamo domani a scuola, M!!!   

lunedì 27 settembre 2010

Grigio

Ogni anno, quando arriva l'autunno, m'assale la malinconia. Perché d'un tratto i caldi coloro dell'estate, il tepore del sole, le magliette sono sostituiti dai colori freddi, dal grigio del cielo e dai maglioni. Il peggio è quando vado fuori di casa e mi guardo attorno. Un paesaggio triste, fatto di cespugli sempreverdi. Se ci fossero alberi con le foglie marroni, allora sarebbe diverso. Il caldo colore del mogano sfiderebbe quello triste delle nuvole, e tutto sarebbe un po' più allegro. Ed è anche in questi momenti che ascolto spesso "Natasha".


Jean Jacques Goldman è quello che ascolto quando sono in pausa dai Green Day, come adesso. E questa canzone, che parla della malinconica anima slava, in questo momento mi corrisponde perfettamente, anche se non ho nessun antenato russo. Ieri la stavo ascoltando e stavo proprio per scoppiare a piangere. Perché questa canzone mi fa un effetto davvero devastante, col cavolo, e non so neanche perché. Quando sono in una situazione di malinconia come oggi, è l'unica che mi venga in mente di ascoltare.
E poi, un'altra cosa che detesto è cominciare a rimettere i pigiami un po' pesanti, e la coperta di piumino. Sono una a cui piace l'estate, sarà perché ci sono nata, in estate.
Dopo questa parentesi depressiva, parliamo di cinema. Ho visto tre film.
Il primo, al cinema, è Mordimi. Diciamo che non è un capolavoro, alcune battute volgari se le potevano tenere. Ma alcune scene facevano proprio ridere!!!! Come Jacob che si trasforma in un chihuhua o Jasper che vede la faccia di Becca (perché così si chiama Bella) a forma di Hamburgher. Ma per il resto non valeva sette euro.
Poi ho visto due film con Jean Paul Belmondo, Il professionista e Fino all'ultimo respiro.
Il professionista è davvero un bel film. La musica di Ennio Morricone è...unica. Davvero, questo film mi ha entusiasmato, è un mix di giallo, western, e complotto politico. Il personaggio di Belmondo, Jocelyn, è trascinante. Fai subito tifo per lui, fino alla fine. Lo consiglio a tutti!!
Invece, con mia grande sorpresa, Fino all'ultimo respiro di Jean Luc Godard, manifesto della Nouvelle Vague, non mi ha entusiasmato. Non so. C'era qualcosa che mi sfuggiva, i personaggi mi erano antipatici. Non so.
Questo pomeriggio vado a vedere L'Ultimo Dominatore dell'Aria. Vedremo, anche perché ho visto la serie che era fantastica e spero non ne abbiano fatto un pasticcio.
Ed ecco tutto....
Alla prossima!!!!

sabato 18 settembre 2010

A caccia di George Clooney

A volte, sono decisamente fuori. Come venti minuti fa.
Si era sparsa la voce che forse George Clooney stesse qui a Sassari in una via vicino a casa di mia nonna, dove sono in questo momento, perché ci abitava un'amica della Canalis che doveva sposarsi.
Ora, a me la Canalis non piace, e Clooney è un buon attore, ma non il mio preferito. Però avere un suo autografo non sarebbe male...io poi sono fissata, con gli autografi. Ho un sacco di libri e fumetti autografati, ma quello di un attore non sarebbe poi niente male nella mia collezione! Quindi, all'ora prestabilita, prendo penna, quaderno di greco (altro non ho) e macchina fotografica, e parto. 
La via è deserta. Ma trovo una macchina con fiocco bianco. Quindi, mi apposto dietro all'angolo e mi metto ad aspettare. Ed è a questo punto che mi rendo conto di essere veramente scema. Rido da sola, arrossisco da sola, insomma, le poche macchine e persone che passano di lì mi guardano piuttosto male (che cosa cavolo può farci alle tre e mezzo del pomeriggio con questo caldo una che, a prima vista, fissa un cancello e ride?).
Poi, mi chiama mia sorella, e a quel punto sono due, una in Sardegna e l'altra in Piemonte, le pazze che ridono. 
E finalmente esce qualcuno. Due uomini in giacca e cravatta, poi due signore anziane. Mah...prima passeggiatina davanti alla casa. No, lui non c'è.
Mi nascondo dietro all'altro angolo, ma non vedo niente, quindi seconda passeggiatina davanti a casa e lì..."Oh, sorellona, ce n'è uno che di spalle sembra lui!!!!" e quindi terza passeggiatina davanti a casa. 
"Oh, no, non è lui..." Alla fine vedo pure la sposa, e faccio la quarta e ultima passeggiata davanti alla casa tanto per controllare meglio e prendere la strada per tornare da nonna. 
Insomma, una figuraccia completa! Però è stato divertente.
Potrò dire di essere andata a caccia di George Clooney!!!!

martedì 14 settembre 2010

Aggiornamento

Aggiornamento: non mi spostano. Per un pelo...:)
Però hanno spostato uno simpatico. Peccato...:(

Le novità nascoste

Sono in ansia. Tra un quarto d'ora devo avviarmi verso scuola per sapere se domani sarò ancora nella mia attuale sezione o no. Perché, l'ho saputo solo ieri, mi stanno smistando la classe. A causa di un casino che fece il nostro ex preside due anni fa, si sono ritrovati con una classe in meno. E ora la devono ricomporre. Però, mica prendono gli alunni della classe eliminata due anni fa, che è la cosa più logica da fare. No, loro prendono otto studenti dalla mia classe e otto da un'altra, perché siamo numerosi. E questi otto studenti sono selezionati a...estrazione. Subdolo. E soprattutto cattivo, perché lo fanno proprio in un periodo in cui la gente, a scuola non ci va. Oddeo, che stress!!!!!
Mi ero preparata un ultimo giorno di vacanza tranquillo, dormire fino alle dieci e mezza minimo, leggere, scrivere, ripassare qualcosa e uscire con gli amici. E invece...sveglia alle otto meno un quarto dopo una notte mezzo insonne e ansia. Che schifo. 
E questo è, ovviamente, solo uno dei casini causati, oltre che dall'ex preside, dalla riforma Gelmini. Delle altre novità sapute ieri, non m'importa molto, a questo punto. Ore da sessanta minuti, quindi uscita da scuola alle due e un quarto invece che alle due meno cinque (che era già pesante), e il prof di latino che io detesto che ci fa anche greco, a partire da quest'anno, perché l'insegnante dell'anno scorso, che non era di ruolo, l'hanno licenziata. 
Ma che dire...devo sopravvivere. 

lunedì 13 settembre 2010

Presentiamoci!!! :)

Beh, credo sia meglio cominciare salutando chiunque stia leggendo questo post. Che è il primo del mio blog. E poi in secondo luogo...presentiamoci.
Il mio nome, quello vero, comincia con la K, abito in Sardegna in mezzo alle colline, e ho diciott'anni compiuti da un mese e mezzo. Frequento il quarto anno al liceo classico, sezione bilingue francese. Comincio la scuola dopo domani e sono in ansia: questo è l'anno più difficile in assoluto al liceo, e dati i miei precedenti penali (una bocciatura e esami di riparazione tutti gli anni) mi sto convincendo sempre di più a partire col piede giusto, questa volta.
Mi piace leggere, guardare film, ascoltare i Green Day e soprattutto scrivere. Scrivo tutti i giorni, ho un sacco di storie in testa, ultimamente scrivo una novella che mi è venuta in mente qualche giorno fa. Ma c'è anche il mio Big Project, una storia noir ambientata negli Stati Uniti che ho già scritto e che sto correggendo bene bene. E poi, chissà, magari lo mando a qualche casa editrice...
M'invento storie da sempre, non riesco a ricordarmi un momento, anche nella mia infanzia, in cui non inventassi storie. Prima era solo per addormentarmi. Poi, inserivo un personaggio da me creato nel libro che stavo leggendo in quel momento. Per questa fase ci sono passati 'L'ultimo elfo' di Silvana De Mari e 'Il Signore degli Anelli'. Povero Tolkien...
E poi, da sei anni, scrivo. E' l'unico modo in cui le mie storie non diventano troppo ossessive. Altrimenti ci penso troppo. Ed è proprio per questo che ho chiamato il blog 'Where is my mind?'. Dov'è la mia mente, quando mi distraggo? In America? In Germania nel 1941? In Francia nel ''68? O sul pianeta Dolus nel sistema solare di Asfalia? Insomma, me ne creo di tutti i generi...
Leggere è una delle cose che più mi piace. L'ultimo libro che ho letto è stato 'Acciaio' di Silvia Avallone. Non mi ha entusiasmato, però. C'erano momenti davvero belli, ma la maggior parte del libro non mi è molto piaciuta. Pazienza.
Ora sto leggendo 'Lucrezia Borgia' di Maria Bellonci. Mi sta piacendo proprio, anche se è per la scuola. 
E poi c'è il cinema. Amo i film in generale. L'ultimo che mi ha graffiato il cuore (così dico quando ne esco scombussolata) è The Millionaire. Mi ha colpito profondamente, l'India che dipinge Danny Boyle è spietata, molto cruda per noi europei che vediamo solo i colori, la religione fantastica, il misticismo e la cucina. Davvero un bel film che consiglio a tutti coloro che non l'hanno visto. 
Miei attori preferiti sono Johnny Deep e Kate Winslet. Lui perché è un bravissimo attore e sta con una francese. Lei perché Titanic da bambina me lo sarò guardato una cinquantina di volte. E i miei registi preferiti sono Tim Burton e Martin Scorsese.
Per il resto, mi piace moltissimo l'arte, soprattutto quella rinascimentale, davanti a Raffaello impazzisco. Mi sono pure messa a piangere davanti alla sua tomba la prima volta che sono andata al Pantheon. Lo so, sono pazza. 
Come lavoro vorrei proprio fare la ricercatrice in questo campo. Purtroppo però sono l'unica nella mia famiglia che non sappia disegnare. Chissà perché, il gene con me non ci andava d'accordo... 
Sono una fan ultras dei Green Day. Mi sveglio ascoltando un loro disco, vado a scuola con una loro canzone nelle cuffie del cellulare, suono qualche loro canzone alla chitarra. E un giorno voglio vederli in concerto...e magari vedere anche il musical di 'American Idiot' che hanno appena fatto! Peccato che al momento sia solo in America :(
Beh, per oggi credo sia tutto...non so esattamente quando potrò ricollegarmi, spero presto.
Ciao a tutti!!!!