mercoledì 30 gennaio 2013

Più o meno si, sono morta. Di stanchezza. Scusate per la mia scomparsa, ma non ho praticamente avuto contatto internet per due settimane, e temo che la cosa continui fino a mercoledì prossimo. Ho interrogazioni tutti i giorni. Sono stressata. Oggi mi sono sentita male e ne ho saltate due. Col cavolo. E il peggio è che non riesco ad avere tutto sufficiente al primo quadrimestre. Ora, lo so che ce la faccio, ma la cosa mi disturba parecchio.

Rileggendo il tono del paragrafo sopra, mi accorgo che è un po' arrabbiato. Però non sono arrabbiata. Anzi. Sto benissimo. Sto passando un bellissimo pomeriggio. Ho fatto una lunga passeggiata con un mio amico, chiacchierando.

E' strano, perché per tutti questi giorni senza blogger ho pensato a lungo al post che volevo scrivere. E ora mi mancano le parole. Non so più cosa dirvi. Ultimamente mi succede spesso. Ho il cuore che batte forte, sento tante emozioni, ma non so come esprimerle. Sembra triste, eppure sono felice. Sono la solita sballata.    

mercoledì 16 gennaio 2013

Il bacio è il solo modo di tacere dicendosi tutto.
                                                                 
                                                                    Honoré de Balzac


lunedì 14 gennaio 2013

If I fell (in love)


Scusate, se ultimamente sono di poche parole. Semplicemente, non ne ho. E quelle poche volte che provo a scrivere, sono senza logica. Forse perché, ultimamente, sono senza logica. :)

mercoledì 9 gennaio 2013

Le bambine piccole amano le bambole,
i bambini piccoli i soldati.

Le bambine grandi amano i soldati,
i bambini grandi amano le bambole.


Le tendre et dangereux 
visage de l'amour
m'est apparu un soir
après un trop long jour
C'était peut-etre un archer
avec son arc
ou bien un musicien
avec sa harpe
Je ne sais plus 
Je ne sais rien
Tout ce que je sais
c'est qu'il m'a blessée
peut-etre avec une flèche
peut-etre avec une chanson
Tout ce que je sais 
c'est qu'il m'a blessée
blessée au coeur
et pour toujours
Brulante trop brulante
blessure d'amour

Il tenero e pericoloso 
viso dell'amore
mi è apparso una sera
dopo un giorno troppo lungo
Era forse un arciere
con il suo arco
oppure un musicista
con la sua arpa
Io non so più
Io non so nulla
Tutto ciò che so
è che mi ha ferito
forse con una freccia
forse con una canzone
Tutto ciò che so
è che mi ha ferito
ferito al cuore
e per sempre
Bruciante troppo bruciante
ferita d'amore

Jacques Prevert






sabato 5 gennaio 2013

Quale eroe vorrei essere?

Prima di tutto, vorrei essere in un fantasy. Magari non protagonista, piuttosto uno di quei personaggi quasi secondari che però ti conquistano. Vorrei essere armata. Magari di una spada...si, di una spada. Mi sono sempre piaciute. Il passato deve essere tragico. Immagino una sequenza con fumo e fiamme, primi piani et similiaria, tipo Lo Hobbit. Sarei di poche parole. Un po' immusonita. Non mostrerei mai i miei sentimenti, per accrescere la mia aurea misteriosa...me ne starei in disparte dal mio gruppo, con lo sguardo perso nel fuoco ogni sera.
Immagino scontri tremendi durante i quali quasi morirei, ma hop! miracolo, sono salva!! :)
La mia fine? Beh...una morte eroica mentre sto raggiungendo il mio scopo, quello per cui ho sempre combattutto. Altri primi piani, lacrime e poche frasi di quelle indimenticabili. Musica tonante!! ;)
Il mio modello? Thorin Scudodiquercia.


(Credo che abbiate capito che questo post è all'insegna dello sclero XD)

E adesso vi invito tutti a dire quale tipo di eroe vorreste essere!!!! ;)

mercoledì 2 gennaio 2013

Santiago...

Ciao a tutti! Avete passato un buon Capodanno? Il mio è andato benone. L'ho cominciato con una gaffe pazzesca con gli sms per cui tutti mi prendevano per un mio cugino siciliano, ma è andato benone. Immaginate la mia povera amica E. quando mi ha chiamato e invece di sentirsi rispondere da un uomo ha sentito la mia voce...
In queste vacanze sto leggendo parecchio. Ora sul mio comodino c'è 127 ore, la storia di Aron Ralston, un ragazzo che dopo un incidente in un canyon si è trovato con i braccio destro bloccato da un masso e per uscirne vivo se lo è dovuto amputare. Ok, non è una lettura molto allegra...a dir la verità il libro non mi entusiasma molto, lo trovo un po' lento. Sarà che ho visto il film che è stato tratto, che invece mi è piaciuto tantissimo.


Questo genere di libri, che parlano di avventure all'aria aperta ed escursioni, come Nelle terre estreme di Jon Krakauer che ho letto l'estate scorsa, mi fanno sempre riflettere e sognare su un progetto che ho da parecchi anni: fare il cammino di Santiago de Compostela. Mi piace l'idea di andarci a piedi, seguendo le stesse strade percorse da quei pellegrini che nel Medioevo andavano lì affrontando pericoli come i banditi, il freddo e mille altre cose. Di solito si parte da St Jean Pied de Port, nei Pirenei francesi, ma io vorrei partire da un città un pochettino più lontana...Roma!! Lo so, è una cosa pazzesca, lunghissima, massacrante. Ma mi piacciono i percorsi simbolici, e cosa ci sarebbe di meglio se non partire da Piazza San Pietro? Che poi sarebbe nello Stato del Vaticano. Una volta pensavo addirittura di partire da Gerusalemme, ma quei posti lì sono purtroppo poco sicuri.
Sarebbe dura, certo, e molto lungo. Credo almeno tre mesi. Pensavo di partire quest'anno, dopo l'esame, e quindi fare un anno sabbatico, ma ho già perso due anni di università e non me la sento di perdere il terzo. Quindi, progetto rimandato. Ma a breve termine, massimo quattro anni. Mi ci vorrà un po' di denaro per il cibo e l'alloggio, non credo che i rifugi siano gratis. Una mia fortuna è che almeno fino a metà percorso ho qualche parente che potrebbe ospitarmi per qualche giorno di puro riposo. E poi, durante il percorso vorrei fare delle tappe simboliche, tipo Saintes-Maries-de-la-Mer, un villaggio del sud della Francia dove ogni anno ci sono due pellegrinaggi importanti. Da lì potrei salire nel nord, fino ai Pirenei, e cominciare la via che comincia da St Jean.
E poi, non voglio mica fermarmi a Santiago! No no, la meta ultima è un po' più lontana, ad un altro centinaio di chilometri, sull'oceano, e cioè Finisterre.  


Una delle punte più occidentali della Spagna...è qui che raccoglierò la mia conchiglia, come quei pellegrini medievali di cui parlavo prima...