martedì 23 novembre 2010

L'attesa

Oggi, aspetto...
Aspetto che l'episodio 32 dell'anime che guardo da mesi si carichi.
Aspetto di andare all'opera con mia nonna.
Aspetto di sapere il grado di stanchezza dopo l'opera, quando deciderò se andare a scuola o meno domani.
Aspetto che una persona si colleghi a facebook, così le parlo, perché mi manca da morire.
Aspetto, aspetto, aspetto.
Che noia.

martedì 16 novembre 2010

Bulimia filosofica 1

E' da qualche settimana che ho una voglia pazzasca di leggere testi filosofici. Sarà che abbiamo fatto la filosofia cristiana e rinascimentale. Che sant'Agostino, nonostante abbia combattuto quegli stessi eretici che prima di diventare cristiano frequentava, mi sta simpatico perché ha scritto la prima autobiografia a noi nota.
Però, c'è qualcosa che mi attira, che mi affascina in questi libri...e così, ho deciso di leggere 'La città del Sole' di Tommaso Campanella, 'Utopia' di Thomas More, 'La città di Dio' e 'Le confessioni' di sant'Agostino. L'idea dell'utopia, la città perfetta, mi ha sempre affascinato, anche se è impossibile da raggiungere. E quindi ho cominciato col leggere 'La città del Sole'. E l'ho finito in due giorni. Era un libricino piccolo così, ma ultimamente sto studiando tanto. 
'La città del Sole' è un libro ammaliante. E' scritto più o meno in italiano, l'unica parte difficile è quella sugli astri. A quei tempi c'erano molti amanti dell'astrologia, e quindi chi non è pratico del linguaggio non ne capisce niente. Pazienza. Ma i pezzi davvero belli sono quelli sull'educazione dei bambini, che la Gelmini dovrebbe leggere (ma dubito che sappia l'alfabeto...), sulla comunità e sulla durata della vita. Gli abitanti dell'isola del Sole vivono almeno centocinquant'anni!!!
Tommaso Campanella era davvero all'avanguardia del suo tempo. E ha pagato, infatti: 27 anni di prigione, tortura, alla fine si è finto pazzo e ha incendiato la sua cella. E quando ha trovato rifugio in Francia, lì ha avuto la gloria che si meritava, osannato da Luigi XIII e Richelieu. 
Davvero un bel libro, mi ha aperto molte porte!! 
Beh, è tutto...il prossimo libro sarà UTOPIA!   

giovedì 4 novembre 2010

Calcio: no grazie!

Oggi, per curiosità, sono andata a vedere una partita di calcio femminile: Torres contro Juvili, una squadra francese. Siamo usciti da scuola apposta, su iniziativa del preside.
Io, di solito, non seguo il calcio. Preferisco di gran lunga il rugby che, nonostante il mio metro e cinquanta e i miei quaranta chili, ho anche praticato. Ma questa volta volevo vedere se il calcio femminile era più corretto, più vero, più sport. E invece no. 
Spieghiamoci. Io sono francoitaliana, sono nata lì, parlo francese con tutta la mia famiglia e sono attaccata alle mie origini. Come penso sia giusto che sia. Ma se un francese insulta gli italiani in un modo che non mi piace, glielo faccio notare.
Oggi, però tifavo la Francia...come al solito. Ed ero l'unica in tutto lo stadio. La partita non era male, e non lo dico perché è stata la Juvili che ha vinto. Tutte e due le squadre hanno giocato bene, mi sono divertita. E il divertimento sarebbe stato completo se, a partire dal momento in cui le francesi hanno segnato il primo gol, non sarebbero cominciati cori tipo "Francia merda" e "Le francesi sono delle p......".  
E mi chiedo: perché nel calcio, bene o male, le cose vanno sempre a finire così? In se non è uno sport violento. Ma la gente, quando lo guarda, si trasforma, mostra il lato peggiore di sé. Basta pensare a Genova, o all'Heysel in Inghilterra. Non capisco.
E quindi torno sempre allo stesso punto: non c'è niente da fare, il rugby è molto meglio del calcio. Perché, nonostante sia un po' più violento e può capitare che due giocatori si tirino cazzotti durante una partita, i tifosi non s'insultano tra di loro, anzi durante le partite a cui ho assistito eravamo tutti nella stessa tribuna e ridevamo assieme. E' diverso, punto.

Detto questo, segnalo qualche bel film che ho visto ultimamente: 20 Sigarette di Aureliano Amadei, Shutter Island di Martin Scorsese (il grande Martin+il grande Leo sono sempre una bomba!), Agorà con Rachel Weisz (non è contro i cristiani, per chi volesse fare polemica), e poi....Alice in Wonderland di Tim Burton (il grande Tim+il grande Johnny sono sempre una bomba!).
E ho finalmente finito Lucrezia Borgia. Libro davvero istruttivo, in certi punti sembra di vederla vivere, la duchessa di Ferrara. Lo consiglio a tutti!!

P.S: la crisi da pagina bianca è finita!!!