sabato 31 agosto 2013

Figli della guerra

I figli della guerra hanno gli occhi grandi,
il cuore duro come la pietra,
portano un giocattolo chiamato fucile,
e giocando sparano e uccidono.

I figli della guerra hanno gli occhi grandi,
di fame, di paura, di freddo,
stanno sotto una tenda di plastica,
o sopra un gommone pieno di persone.

I figli della guerra hanno gli occhi grandi,
stanno sdraiato per terra o su un lettino di ospedale.
Sono rigidi e con la piccola bocca spalancata
in una muta domanda senza risposta.

"Perché?"

lunedì 26 agosto 2013

L'autunno sta arrivando. Siamo ancora ad agosto, ma lo sento. La mattina è un po' più fresca, come la  notte d'altronde, e infatti quando esci in città vedi i nottambuli con una felpa sopra la maglietta a maniche corte. E poi, il sole tramonta prima. E' così, tutto va secondo il suo corso ciclico. Tra poco nella mia campagna arriverà il fresco, le nuvole saranno grigie e cariche di pioggia, il fiumiciattolo s'ingrosserà rendendo inaccessibile il bosco e i pochi alberi non sempreverdi perderanno le loro foglie e si addormenteranno durante la loro pausa invernale.
Amo l'autunno. Nella mia mente associo la parola autunno a marrone, giallo, rosso, colori caldi nonostante il calo delle temperature, colori che mi piace indossare, e il mio unico rammarico è quello di non vivere in un posto dove la natura durante questa stagione non li porti, questi colori.


Chissà magari un giorno o l'altro...

sabato 24 agosto 2013

Di nuovo assente... :(

Scusate, ma in queste quasi due settimane non sono praticamente stata da mia nonna!! Ora ci sono, però!
Ho fatto un po' di cose, in questi giorni, prima di tutto, la Kore Scrittrice ha prevalso definitivamente sulla Kore Pigra. E il risultato è che sto scrivendo un nuovo romanzo. Una cosa completamente diversa da quello che ho scritto fino ad ora, non immaginavo che alla fine sarebbe stata quella storia lì a spuntarla sulle altre. E il bello è che già dalla prima pagina ho sentito di nuovo l'inebriante piacere del creare un personaggio, una situazione, un dialogo.
Mi sono finalmente immatricolata! La cosa ha scatenato un po' di follia nel mio ragazzo, che era così contento per me da scriversi sul cellulare il mio numero di matricola e impararlo a memoria...tra l'altro, mi ha pure dato, con un po' di ritardo ma non fa assolutamente nulla, il mio regalo di compleanno. E' questa cosa stupenda.
E' la spilla di Arwen nel Signore degli Anelli. Così bella...
Ho ricominciato a correre! Le mie gambe mi stanno dicendo che sono una maledetta traditrice perché avevo promesso loro che dopo la fine del liceo non avrei più fatto esercizio fisico, ma non importa. Devo ammettere che ultimamente non sto molto bene. Il mio medico dice che è una specie di stress post esame a scoppio ritardato. E dato che i miei amati-odiati latini dicevano mens sana in corpore sano, caso più caso meno, ho ricominciato a correre. E devo ammettere che sto un po' meglio!
Infine, qualche giorno fa, con il mio ragazzo abbiamo fatto un po' di foto con un tema: la moda dagli trenta al duemila. E non abbiamo ancora finito!!
(Blogger non mi sta facendo scrivere sotto alle foto!! Maledetto!!)
Questo post, invece, finisce qui. A presto!! :D
Anni ''30
Anni ''50
Anni ''60
Anni ''90

mercoledì 14 agosto 2013

Delirio tra i due massimi sistemi ;)

La Kore Scrittrice: "Dai Ko, accendi il computer! Comincia a scrivere qualcosa di nuovo!"
La Kore Pigra: "No...oggi no."
K.S: "Ma dai! E' da mesi che non scrivi una riga!"
K.P: "Non è vero. Scrivo sulla mia agenda quello che mi capita e delle poesie."
K.S: "Alta letteratura, devo dire. I tuoi deliri e i tuoi sospiri d'amore. Molto interessante per una casa editrice...te la ricordi, vero, la casa editrice?"
K.P: "Oh, no, smettila. Tanto non mi risponde nessuno."
K.S: "Basta che scrivi qualcosa di nuovo."
K.P: "Non posso."
K.S: "Hai decine di storie in testa, ti basta scegliere, e dici che non puoi???"
K.P: "Per ognuno devo fare delle ricerche, e non ho internet a casa."
K.S: "Se passassi meno tempo a cazzeggiare, potresti farle da tua nonna. E poi, prendi una storia semplice, tipo quella ambientata durante la seconda guerra mondiale. Hai decine di documentari su quell'argomento a casa e tuo padre è un pozzo di scienza."
K.P: "Il word che ho sul computer nuovo scade il 31 ottobre, devo aspettare che me ne installino un altro..."
K.S : "...e tu salva la cartella sulla tua penna USB carina carina a forma di tartaruga e scrivi a partire da quella!"
K.P: "Non ho musica adatta."
K.S: "Senti cara, sono una parte di te, e conosco i viaggi mentali che ti stanno facendo fare David Bowie e l'album Lungs di Florence and The Machine."
K.P: "..."
K.S: "Dai!! Non ce la faccio più a essere sepolta!"
K.P: "...e va bene. Forse ci provo stasera. A meno che non crollo appena torno a casa, perché se sei una parte di me dovresti sapere benissimo che gli ultimi due giorni sono stati bellissimi ed stancanti."
K.S: "La scrittura per te è più eccitante di un doppio caffè forte con quattro bustine di zucchero."
K.P: "...Hai ragione. Mi hai messa con le spalle al muro. Ok. Stasera comincio a scrivere qualcosa di nuovo e chi vivrà vedrà."
K.S: "Yeeeh! Brava!"
K.P: "Se, se...chi vivrà vedrà."




lunedì 12 agosto 2013

Vorrei poter dormire
per questi tre giorni
                          -ancora
avere un fior di loto tutto per me
per naufragare in un dolce oblio
                          -senza pensieri.

Perché quando tu non ci sei
sono una farfalla senz'ali
ed è inverno nel mio cuore.

    

giovedì 1 agosto 2013

Un sentiero nel bosco

Ciao a tutti!
Scusate l'assenza, ma sono stata un po' male fino a martedì. Ora devo fare un casino di analisi, ma credo di aver già risolto da sola. Sto molto, molto meglio.
Ieri, dato che non mi sentivo più uno straccio, ho deciso di fare una passeggiata. Sono andata in un posto che chiamo Lorièn, come uno dei boschi degli Elfi nel Signore degli Anelli, perché è un vero e proprio bosco, con alti alberi, felci, e un sentiero che ci passa in mezzo sepolto sotto strati di foglie morte. Qualche anno fa ci andavo insieme a mia sorella Tirid.


Da poco l'ho riscoperto. Sono cambiate  diverse cose, ora sembra che sia frequentato dai cacciatori perché per terra ci sono le cartucce in plastica dei bossoli che, nella mia zona, mica si sognano di prenderle e buttarle. E poi, la civiltà è ormai arrivata. Appena si esce dal folto degli alberi si vedono case appena costruite sulla sommità delle colline attorno. E' un vero peccato, secondo me. Camminavo in quel posto così fiabesco, e guardandomi attorno ho osservato i muretti e le pietre del sentiero, disposte in modo troppo regolare perché sia stata la natura a metterle così. Mi chiedevo il perché di questo sentiero, e soprattutto chi lo ha costruito insieme ai muretti. Sulla via del ritorno, ho trovato in modo inaspettato le risposte!
Ho infatti incontrato una vecchia signora che, insieme al fratello, è l'unica abitante originale del luogo dove abito. E mi ha raccontato che i muretti sono stati costruiti da suo padre, e il sentiero nel bosco, che ancora le appartiene, era utilizzato dai mugnai del posto quando portavano in città, sul dorso dei cavalli, il grano. Mi ha raccontato tantissime cose di lei e di questa zona. Ora so anche che la ferrovia è stata costruita da un inglese di nome Percival che poi è stato pagato con dei terreni. La vecchia signora mi ha invitato a casa sua e credo proprio che ci andrò. Non vedo l'ora di vedere i suoi duecendo vasi di fiori e di sapere altre cose della storia del posto dove abito, prima che, come tutte le memorie orali, si perdano per sempre.