mercoledì 2 maggio 2012

Cyrano



Questa canzone di Francesco Guccini è, ormai, la mia canzone preferita tra tutte. Sarà perché parla della scrittura e della sua forza, della sua capacità di poter esprimere amore e rabbia, di come possa essere serva del potere ma possa anche distruggerlo, perché la scrittura è assoluta liberà. Cyrano poi è una figura che mi affascina da quando ero bambina. Tra tutti gli spettacoli teatrali che i miei mi hanno portata a vedere da piccola l'unico di cui mi ricordo è Cyrano. Amo la figura di questo povero cadetto di Guascogna ribelle, infelice in amore, che scrive per consolarsi. La canzone però è anche molto di più, è una critica a questo beneamato assurdo Belpaese che a volte penso non cambierà mai. Ormai è  da giorni che, di tanto in tanto, sottilmente mi entra in testa. Sarà per il fatto che in questo momento sto seguendo attentamente le elezioni francesi. Certo, la Francia non è l'Italia, ma in questa settimana il clima politico è davvero pessimo, nella destra. Forse ne parlerò di più lunedì, quando si saprà chi ha vinto.
Comunque, godetevi la canzone!! :)

PS: mi scuso per essere stata assente tutta la settimana, ma ho avuto un piccolo problema di salute (vedi insolazione: metà faccia prima rossa come un pomodoro maturo, poi gonfia da sembrare il gobbo di Notre Dame, infine spellata). Ma ora va mooooolto meglio! XD Rimedierò appena posso con i commenti.

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