martedì 19 novembre 2013

Di solito, quando sento notizie di uragani, cicloni, tifoni, le vedo come realtà lontane, in posto magari esotici. Non t'immagini che, un giorno, una cosa del genere possa accadere ad appena un centinaio di chilometri da casa tua. Oggi, è così. Sento dei morti di Olbia, Arzachena, Dorgali, del crollo di un ponte, degli sfollati...e non riesco a non immaginare a quanto sono stata fortunata ieri, ad essere in una delle zone meno colpite dal ciclone Cleopatra, ad essermi ritrovata soltanto bagnata fradicia mentre lottavo contro i vento per raggiungere la fermata dell'autobus.E' strano come a volte la Natura, che di solito vediamo in modo così pacifico, come una casa accogliente nella quale perdersi, possa scatenarsi in modo tanto violento. Io purtroppo non posso fare molto. Questo post non aiuterà nessuno, ma mi sento comunque vicina a quelle persone che hanno perso tutto, non solo le cose, ma a volte anche qualcuno che amavano. Spero per loro che tutto si ristabilisca. E, per me, sperare è la cosa più vicina al pregare.

 

2 commenti:

  1. Ciao, avevo già pubblicato questo post nel primo pomeriggio...già non pensiamo mai che possa capitare vicino a noi. Nel 1968 qui c'è stata una terribile alluvione che si è portata via case, fabbriche e vite umane...è da allora che ho imparato che può succedere anche a noi.

    Spero e prego con te, un abbraccio.
    Antonella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, a dir la verità ho scritto questo post di getto davanti al telegiornale, non sapendo dell'iniziativa dei blog. Ora sembra impossibile che sia potuta succedere una cosa del genere, c'è il sole e le uniche tracce del ciclone sono gli ombrelli rotti di qua e di là... Non sapevo dell'alluvione del ''68. Ancora una volta, la natura da, la natura prende...e noi non possiamo farci nulla, purtroppo.

      Elimina

I vostri commenti sono molto graditi!! :)
Tuttavia, qualunque commento con un contenuto offensivo verrà eliminato dall'amministratrice del blog.